2 note : Singolo (doppio lato A con "Giorni") apripista dell'album "Mina con bignè" del 1977. Composto da Andrea Lo Vecchio. Interpretazione intensa e stilisticamente impeccabile.
Un crescendo che dai toni bassi, profondi termina in difficilissime note cantate a piena voce , non in falsetto. Una splendida canzone non molto conosciuta, una delle tante gemme dell'immensa discografia di Mina.
Arrangiamento e direzione orchestrale di Rodolfo Grieco, napoletano classe 1939 figura di rilievo della canzone italiana, che così ricorda la sua esperienza con Mina, riportata dalla Fanzine n. 64 del Mina fan Club : "Registrai la base con l'orchestra della Scala negli studi della famosa Basilica. Altri strumenti, come l'arpa, furono aggiunti in un secondo momento per arricchire l'arrangiamento. Mina incise la sua parte vocale nel giro di una nottata: data la difficoltà del brano, per raggiungere la giusta concentrazione preferì non avere in sala nessun'altra persona al di fuori del tecnico Nuccio Rinaldis. Mi telefonò, a lavoro fatto, alle tre di notte ed un'ora dopo arrivai in Basilica, rimanendo naturalmente incantato da quella magistrale interpretazione".
Le immagini a commento della canzone sono relative al film "La signora delle camelie" (1915) con la diva del cinema muto Francesca Bertini, regia di Gustavo Serena.
Un crescendo che dai toni bassi, profondi termina in difficilissime note cantate a piena voce , non in falsetto. Una splendida canzone non molto conosciuta, una delle tante gemme dell'immensa discografia di Mina.
Arrangiamento e direzione orchestrale di Rodolfo Grieco, napoletano classe 1939 figura di rilievo della canzone italiana, che così ricorda la sua esperienza con Mina, riportata dalla Fanzine n. 64 del Mina fan Club : "Registrai la base con l'orchestra della Scala negli studi della famosa Basilica. Altri strumenti, come l'arpa, furono aggiunti in un secondo momento per arricchire l'arrangiamento. Mina incise la sua parte vocale nel giro di una nottata: data la difficoltà del brano, per raggiungere la giusta concentrazione preferì non avere in sala nessun'altra persona al di fuori del tecnico Nuccio Rinaldis. Mi telefonò, a lavoro fatto, alle tre di notte ed un'ora dopo arrivai in Basilica, rimanendo naturalmente incantato da quella magistrale interpretazione".
Le immagini a commento della canzone sono relative al film "La signora delle camelie" (1915) con la diva del cinema muto Francesca Bertini, regia di Gustavo Serena.
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- POP
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