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Mina - Uomo ferito

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2 note : Dal 2° volume (di inediti) del doppio "Sorelle Lumière" (1992). "Uomo ferito" porta la firma di Valgaut, pseudonimo della cantautrice Valentina Gautier (nome d'arte di Liliana Boselli).
Studia danza e canto jazz e giovanissima, lavora anche come fotomodella. Dopo qualche partecipazione televisiva in alcune emittenti locali, nel 1980 incide Matta sì... ma di te, sigla del preserale Rai Sette e 1/2, condotto da Raimondo Vianello.
Nel 1981 incide il suo primo singolo, Anima, presentato in diversi programmi televisivi dell'epoca, come Sotto le stelle. Segue il Q-Disc Valentina. Nel 1983 incide Vita gialla, altro 45 giri per la Fonit Cetra, ma non accade nulla.
Nel 1990 s'inserisce nell'ambito di in un progetto Fininvest, intento a lanciare sul mercato cinque artisti emergenti con i relativi album. Il singolo Voglio un angelo (firmato in coppia con Vincenzo Spampinato) ottiene grande successo e la Gautier viene premiata al Festivalbar come "rivelazione dell'anno".
Nel 1991, con la casa discografica RTI Music (collegata a Fininvest), incide un primo album dal titolo Quasi un angelo, contenente Voglio un angelo e altri singoli quali Hey tu e La pantera. L'album riscuote un buon successo, tanto da essere ripubblicato in una seconda edizione con l'aggiunta di altri brani: vende oltre 70.000 copie, ottenendo il premio della critica al Festivalbar. Il disco, prodotto da Shel Shapiro, viene pubblicato anche all'estero: in versione italiana in Germania e Benelux; tradotto in spagnolo per i mercati corrispondenti.
Nel 1992 scrive per Mina il brano Uomo ferito (inciso nel doppio Sorelle Lumière).
Nello stesso anno pubblica un altro album piuttosto intenso dal titolo Anima fragile, ancora con la produzione di Shapiro. La promozione del disco viene, però, bloccata a causa di alcuni contrasti col produttore. La Gautier chiede, pertanto, il recesso anticipato del contratti alla RTI, entrando in conflitto con le logiche discografiche che ritiene inizino ad essere sempre meno favorevoli alla creatività e alla libertà degli artisti.
Nel 1998 pubblica La danza delle ombre, destinato principalmente al mercato estero e al quale collaborano Marie Claire D'Ubaldo e Tony Moore.
Nel 2006 pubblica l'album Streghe (arrangiato da Marco Guarnerio) in cui la Gautier intraprende percorsi musicali diversi, dal rock di Ladri di bambini al funky di Sono insopportabile, dalle sonorità etniche de Il paese dei balocchi a quelle Jazz di Un anno d'amore (cover di Mina), pur rimanendo sé stessa nell'intento di trasgredire certi modelli femminili stereotipati. Da qui Strega e Be free (inno del Gay Pride 2006 di Torino), brani-manifesto dell'artista «perennemente alla ricerca della sua libertà, per sentirsi se stessa nella sua stravaganza, inquietudine, irriverenza, ironia».
Arrangiamento di Massimiliano Pani, con Roberto Gatto alla batteria, Danilo Rea al pianoforte, Massimiliano Pani alle tastiere, Massimo Moriconi al basso, Andrea Braido alle chitarre elettriche e Sergio Farina alle chitarre acustiche.
Category
POP
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