2 note : Da "Mina con bignè" (1977) Balla chi balla (Bala com bala) diJoão Bosco traduzione italiana di Giorgio Calabrese con arrangiamento di Gianni Ferrio, un vero scioglilingua, esaltato dalla bravura di Mina nel rendere a pieno questi brani ricchi di passaggi da note bassissime a note altissime.Ho pensato di abbinare il brano ad un balletto di Vera Ellen, pseudonimo di Vera Ellen Westmeier Rohe, (Norwood, 16 febbraio 1921 -- Los Angeles, 30 agosto 1981), attrice e ballerina statunitense, nota per aver danzato accanto a Fred Astaire, Gene Kelly e Danny Kaye.
Note sull'autore João Bosco de Freitas Mucci (Ponte Nova, 13 luglio 1946), cantante, compositore e chitarrista brasiliano. Era di professione ingegnere quando si trasferì a Rio de Janeiro, dove le sue canzone furono registrate da Elis Regina e ebbero grande successo.
Ben presto divenne, egli stesso, un apprezzato cantante, soprattutto per i suoi virtuosismi vocali, e un ottimo performer. Joäo Bosco si segnala per la singolare fusione tra la cultura musicale Araba, Afro-Americana, la Bossa Nova Brasiliana e il Jazz. Le sue composizioni sono, da un punto di vista melodico e armonico, tra le più interessanti e innovative nel solco della musica popolare brasiliana
Testo:
La sera cala
poca gente in sala
gli occhi di chi balla
con un colpo d'ala
passa un gabbiano volando ... bianco ...
Il tempo corre
c'è chi ne discorre
qualcheduno corre
e nel corri-corri
sta un bambino arrivando ... stanco ...
Io mi scordo sempre di quest'ora
ora e ancora
l'instabilità che mi bilancia
io mi scordo sempre in quest'ora
ora e ancora
quanto costa porgere l'altra guancia.
Il tempo scappa
salta la baracca
poi balla chi balla
e falla chi falla
tutto si va sparpagliando... tanto ...
Mano per mano
chi non prende cala
e scopa con scopa
e cala con cala
e io che sto realizzando ... sbando ...
Quando il sole accende
un mondo pieno di miseria
il coraggio sfuma e sono stanca
tanto che si vanta tanto
di una vita seria
prende sempre il meglio in tutto quanto.
La sera cala
poca gente in sala
gli occhi di chi balla
come un colpo d'ala
passa un gabbiano volando... bianco ...
Il tempo corre
c'è chi ne discorre
qualcheduno corre
e nel corri-corri
sta un bambino arrivando ... stanco ...
Io mi scordo sempre di quest'ora
ora e ancora
l'instabilità che mi bilancia
io mi scordo sempre in quest'ora
ora e ancora
quanto costa porgere l'altra guancia.
Il tempo scappa
salta la baracca
poi balla chi balla
e falla chi falla
tutto si va sparpagliando ... tanto ...
Mano per mano
chi non prende cala
e scopa con scopa
cala con cala
e io che sto realizzando ... sbando ...
Quando il sole accende
un mondo pieno di miseria
il coraggio sfuma e sono stanca
tanto che si vanta tanto
di una vita seria
prende sempre il meglio in tutto quanto!
Note sull'autore João Bosco de Freitas Mucci (Ponte Nova, 13 luglio 1946), cantante, compositore e chitarrista brasiliano. Era di professione ingegnere quando si trasferì a Rio de Janeiro, dove le sue canzone furono registrate da Elis Regina e ebbero grande successo.
Ben presto divenne, egli stesso, un apprezzato cantante, soprattutto per i suoi virtuosismi vocali, e un ottimo performer. Joäo Bosco si segnala per la singolare fusione tra la cultura musicale Araba, Afro-Americana, la Bossa Nova Brasiliana e il Jazz. Le sue composizioni sono, da un punto di vista melodico e armonico, tra le più interessanti e innovative nel solco della musica popolare brasiliana
Testo:
La sera cala
poca gente in sala
gli occhi di chi balla
con un colpo d'ala
passa un gabbiano volando ... bianco ...
Il tempo corre
c'è chi ne discorre
qualcheduno corre
e nel corri-corri
sta un bambino arrivando ... stanco ...
Io mi scordo sempre di quest'ora
ora e ancora
l'instabilità che mi bilancia
io mi scordo sempre in quest'ora
ora e ancora
quanto costa porgere l'altra guancia.
Il tempo scappa
salta la baracca
poi balla chi balla
e falla chi falla
tutto si va sparpagliando... tanto ...
Mano per mano
chi non prende cala
e scopa con scopa
e cala con cala
e io che sto realizzando ... sbando ...
Quando il sole accende
un mondo pieno di miseria
il coraggio sfuma e sono stanca
tanto che si vanta tanto
di una vita seria
prende sempre il meglio in tutto quanto.
La sera cala
poca gente in sala
gli occhi di chi balla
come un colpo d'ala
passa un gabbiano volando... bianco ...
Il tempo corre
c'è chi ne discorre
qualcheduno corre
e nel corri-corri
sta un bambino arrivando ... stanco ...
Io mi scordo sempre di quest'ora
ora e ancora
l'instabilità che mi bilancia
io mi scordo sempre in quest'ora
ora e ancora
quanto costa porgere l'altra guancia.
Il tempo scappa
salta la baracca
poi balla chi balla
e falla chi falla
tutto si va sparpagliando ... tanto ...
Mano per mano
chi non prende cala
e scopa con scopa
cala con cala
e io che sto realizzando ... sbando ...
Quando il sole accende
un mondo pieno di miseria
il coraggio sfuma e sono stanca
tanto che si vanta tanto
di una vita seria
prende sempre il meglio in tutto quanto!
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