2 note : da "Pappa di latte", pubblicato nel 1995, commercializzato anche in vinile nel formato di doppio Lp con numero di catalogo PLD 7085. Nell'album degli inediti un posto a sé nella discografia mazziniana occupa il brano "Donna donna donna" che in una sua recensione Gino Castaldo definisce "tenebrosa e deforme". Scritta da Riccardo Cocciante con Massimo Bizzarri e Pino Marcucci e arrangiata dal diciannovenne Christian Cappellutti, «drammatico canto di un gigantesco travestito eseguita con bassissima tonalità" scrive Marinella Venegoni nel suo articolo "Mina, fragile come un biscotto" (La Stampa del 18 ottobre 1995). Una canzone davvero curiosa quella di Riccardo Cocciante intitolata "Donna, Donna, Donna" su una signora (?) che, senza tacchi, è alta un metro e 90, ha un fascino ambiguo e probabilmente androgino, sottolineato da una Mina dalla voce impostata su toni bassi, scrive invece Mario Luzzatto Fegiz che aggiunge :"Un direttore del Corriere della Sera soleva ripetere: odio le rubriche, perché diventano dei rituali, dopo un certo tempo perdono qualsiasi interesse. Ascoltando "Pappa di latte", l' ultimo disco di Mina, ci e' venuto in mente proprio questo. Il disco annuo di Mina e' una rivista di virtù canore e musicali, variegata, sofisticata e sempre più specializzata. Un club".
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