2 note : Dal volume di inediti del doppio "Catene", anno 1984 composta a quattro mani da Valentino Alfano e Massimiliano Pani con Walter Scebran alla batteria, Massimo Moriconi al basso, Paolo Gianolio alle chitarre e Roberto Zanaboni alle tastiere.
Testo:
Com'è scura questa stanza d'ammazzare
vecchie mura odor di muffa e di mare
non c'è Vienna con la musica da amare
calpestando vecchi dischi da buttare.
Solo specchi sporchi e dei vetri
i riflessi son muti spettri
aquiloni persi nel vento freddo del nord.
E riemergon dal silenzio
strane voci udite mai
strani scherzi gioca il vento
un giorno tornerai
e riportami il mio cuore
clandestino più che mai
sconosciuto dolce amore
cogli e ancora accarezza gli occhi miei.
Con le dita sopra i vetri abbozzare
dei fumetti che ricordano le sere
quante storie calpestate nel mio cuore
sopra queste quattro vecchie mura amare.
Solo specchi sporchi e dei vetri
i riflessi son muti spettri
aquiloni persi nel vento freddo del nord.
E riemergon dal silenzio
strane voci udite mai
strani scherzi gioca il vento
un giorno tornerai
e riportami il mio cuore
clandestino più che mai
sconosciuto dolce amore
cogli e ancora accarezza gli occhi miei.
E riportami il mio cuore
gran destino più che mai
sconosciuto dolce amore
cogli e ancora accarezza gli occhi miei
Testo:
Com'è scura questa stanza d'ammazzare
vecchie mura odor di muffa e di mare
non c'è Vienna con la musica da amare
calpestando vecchi dischi da buttare.
Solo specchi sporchi e dei vetri
i riflessi son muti spettri
aquiloni persi nel vento freddo del nord.
E riemergon dal silenzio
strane voci udite mai
strani scherzi gioca il vento
un giorno tornerai
e riportami il mio cuore
clandestino più che mai
sconosciuto dolce amore
cogli e ancora accarezza gli occhi miei.
Con le dita sopra i vetri abbozzare
dei fumetti che ricordano le sere
quante storie calpestate nel mio cuore
sopra queste quattro vecchie mura amare.
Solo specchi sporchi e dei vetri
i riflessi son muti spettri
aquiloni persi nel vento freddo del nord.
E riemergon dal silenzio
strane voci udite mai
strani scherzi gioca il vento
un giorno tornerai
e riportami il mio cuore
clandestino più che mai
sconosciuto dolce amore
cogli e ancora accarezza gli occhi miei.
E riportami il mio cuore
gran destino più che mai
sconosciuto dolce amore
cogli e ancora accarezza gli occhi miei
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