2 note : Da "Lochness" (1993) scritto da Massimo Bizzarri e Riccardo Cocciante, «pregnante allusione continua a tutte le occasioni perse in un rapporto sentimentale [...], ci riporta alle atmosfere di Bugiardo e incosciente» [Mario Luzzatto Fegiz, "Mina sul pianeta Buddha", Corriere della Sera del 27 ottobre 1993].
Arrangiamento di Riccardo Cocciante e Leonardo De Amicis. Basso: Francesco Puglisi. Batteria: Maurizio Dei Lazzaretti. Chitarra: Paolo Carta. Tastiere e programmazione: Leonardo De Amicis. La collaborazione con Cocciante inizia nel 1977 col brano "Da capo", prosegue con l'inserimento di "Margherita" nei concerti dal vivo del 1978 (proposto anche nell'album che documenta l'ultimo concerto a Bussoladomani) si realizza compiutamente col duetto "Questione di feeling" (1985), con "Secondo me" e "Bella senz'anima" tra le cover e gli inediti di "Sì, buana" del 1986. Per l'album "Sorelle Lumière" del 1992 Mina abbina il suo grande successo "E poi" alla canzone di Cocciante-Mogol "Un nuovo amico": Dopo "Se avessi tempo" un nuovo duetto per l'album "Canarino Mannaro" del 1994 con "Amore" [tradotto anche in spagnolo per il mercato iberico]. Infine è del 1995 "Donna donna donna" per l'album "Pappa di latte".
Le immagini del video sono tratte dal film di Frans Zwartjes "Spectator" (1970).
Testo:
Se avessi tempo, io camminerei
sopra il tuo corpo addormentato
e bagnerei di pioggia la tua schiena
che asciugherei col freddo della sera.
Se avessi tempo, ti regalerei
questo mio ultimo dolore,
che rassegnato ormai non fa più male,
é una carezza che non fa rumore.
E troverei la forza di svegliare
la gente addormentata nelle case
e troverei la forza di spaccare
questa mia stanza dove tutto tace.
Se avessi tempo, io ti salverei
dalle bestemmie della vita,
se avessi tempo, io ti stringerei
fino a spezzarti tra le dita.
Se avessi tempo, io ti stupirei
tutte le volte che cammino,
tra le tue mani bianche cercherei
il vento fresco del mattino.
Se avessi tempo, io ti parlerei
come facevo da bambino
perduto nei tuoi occhi belli, immensi
seduto solo su un gradino.
Vorrei avere grandi enormi braccia
per abbracciarti tutto quanto sei
vorrei vedere la tua vera faccia
tra tutte quelle che purtroppo hai
E troverei la forza di gridare
senza paura di svegliarti
e troverei la forza di scappare
senza paura di lasciarti.
Se avessi tempo, io ti affogherei
dentro la luce di una stella
se avessi tempo, forse scriverei
una canzone, la più bella
Arrangiamento di Riccardo Cocciante e Leonardo De Amicis. Basso: Francesco Puglisi. Batteria: Maurizio Dei Lazzaretti. Chitarra: Paolo Carta. Tastiere e programmazione: Leonardo De Amicis. La collaborazione con Cocciante inizia nel 1977 col brano "Da capo", prosegue con l'inserimento di "Margherita" nei concerti dal vivo del 1978 (proposto anche nell'album che documenta l'ultimo concerto a Bussoladomani) si realizza compiutamente col duetto "Questione di feeling" (1985), con "Secondo me" e "Bella senz'anima" tra le cover e gli inediti di "Sì, buana" del 1986. Per l'album "Sorelle Lumière" del 1992 Mina abbina il suo grande successo "E poi" alla canzone di Cocciante-Mogol "Un nuovo amico": Dopo "Se avessi tempo" un nuovo duetto per l'album "Canarino Mannaro" del 1994 con "Amore" [tradotto anche in spagnolo per il mercato iberico]. Infine è del 1995 "Donna donna donna" per l'album "Pappa di latte".
Le immagini del video sono tratte dal film di Frans Zwartjes "Spectator" (1970).
Testo:
Se avessi tempo, io camminerei
sopra il tuo corpo addormentato
e bagnerei di pioggia la tua schiena
che asciugherei col freddo della sera.
Se avessi tempo, ti regalerei
questo mio ultimo dolore,
che rassegnato ormai non fa più male,
é una carezza che non fa rumore.
E troverei la forza di svegliare
la gente addormentata nelle case
e troverei la forza di spaccare
questa mia stanza dove tutto tace.
Se avessi tempo, io ti salverei
dalle bestemmie della vita,
se avessi tempo, io ti stringerei
fino a spezzarti tra le dita.
Se avessi tempo, io ti stupirei
tutte le volte che cammino,
tra le tue mani bianche cercherei
il vento fresco del mattino.
Se avessi tempo, io ti parlerei
come facevo da bambino
perduto nei tuoi occhi belli, immensi
seduto solo su un gradino.
Vorrei avere grandi enormi braccia
per abbracciarti tutto quanto sei
vorrei vedere la tua vera faccia
tra tutte quelle che purtroppo hai
E troverei la forza di gridare
senza paura di svegliarti
e troverei la forza di scappare
senza paura di lasciarti.
Se avessi tempo, io ti affogherei
dentro la luce di una stella
se avessi tempo, forse scriverei
una canzone, la più bella
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