2 note : "Compagna di Viaggio" è dedicata a un'amica ingegnere di
Giorgio Faletti, Marcella Risso di Montemagno, scomparsa in seguito ad un tragico incidente avvenuto nel luglio dello scorso anno a soli 41anni quando durante un sopralluogo di lavoro precipitò nel vano dell'ascensore del magazzino Unieruro di Corso Alessandria ad Asti. Con questo splendido brano si apre il nuovo lavoro di Mina "Piccolino", uno dei più belli della sua lunghissima carriera. Ci stupiamo ancora per la sua voce "miracolosamente" intatta e ricca di "colori". Ogni canzone, anche la più banale, credo abbia una sua storia, un suo motivo d'essere. A volte sono gli autori stessi che ci danno la chiave di lettura di un testo. In questo caso Giorgio Faletti non ha usato una metafora come avevo immaginato io inizialmente ascoltando questa bellissima canzone ... sembrandomi sin troppo scontata l'assenza reale di una compagna di viaggio. Avevo immaginato la solitudine o la malinconia. Così invece, paradossalmente, il testo letterale mi piace ancora ancora di più. Sarà perchè anche a me capita a volte durante lunghi spostamenti di immaginare di avere accanto a me persone che "materialmente" non ci sono più, sino ad avvisarne anche "fisicamente" la presenza. Bravo Faletti e brava Mina a sceglierla.
Testo di: Giorgio Faletti
Musica di: Giorgio Faletti
Produttore: Massimiliano Pani
Arrangiamento: arr. programmazione e tastiere: Ugo Bongianni
Durata: 4'11''
Editore: GSU
Musicisti: Batteria: Lele Melotti Basso: Faso Chitarre acustiche ed elettriche: Giorgio Secco Violoncello: Jennifer Flint Cori: Massimiliano Pani .
Sono seduta accanto a te
anche se adesso non mi vedi
con il mio sguardo che non c'è
osservo il gioco dei pedali sotto i piedi
e sono fatta d'aria
la stessa che tu respiri leggera
sono accanto a te, con te
sono la tua passeggera
Io sto viaggiando accanto a te
qualunque cosa io ti dica
con la mia voce che non c'è
sono la tua migliore amica
e sono fatta d'aria
quella che muove la nebbia in brughiera
Sono accanto a te, con te
son la tua passeggera
Quante lune sui campi, quanti inverni ed estati
quante lucciole accese, quanti nomi scordati
quanto sole sul mare, quanti estati ed inverni
da riempirsene gli occhi, da riempirci i quaderni
quante cose saranno, quante cose son state
e non sono bastate, e non sono bastate
e non sono bastate
Sto camminando accanto a te
e sono dentro al tuo pensiero
per quanta strada adesso c'è
può camminarci il mondo intero
sono fatta d'aria
quella che muta un bisbiglio in preghiera
Sono accanto a te, con te
son la tua passeggera.
Giorgio Faletti, Marcella Risso di Montemagno, scomparsa in seguito ad un tragico incidente avvenuto nel luglio dello scorso anno a soli 41anni quando durante un sopralluogo di lavoro precipitò nel vano dell'ascensore del magazzino Unieruro di Corso Alessandria ad Asti. Con questo splendido brano si apre il nuovo lavoro di Mina "Piccolino", uno dei più belli della sua lunghissima carriera. Ci stupiamo ancora per la sua voce "miracolosamente" intatta e ricca di "colori". Ogni canzone, anche la più banale, credo abbia una sua storia, un suo motivo d'essere. A volte sono gli autori stessi che ci danno la chiave di lettura di un testo. In questo caso Giorgio Faletti non ha usato una metafora come avevo immaginato io inizialmente ascoltando questa bellissima canzone ... sembrandomi sin troppo scontata l'assenza reale di una compagna di viaggio. Avevo immaginato la solitudine o la malinconia. Così invece, paradossalmente, il testo letterale mi piace ancora ancora di più. Sarà perchè anche a me capita a volte durante lunghi spostamenti di immaginare di avere accanto a me persone che "materialmente" non ci sono più, sino ad avvisarne anche "fisicamente" la presenza. Bravo Faletti e brava Mina a sceglierla.
Testo di: Giorgio Faletti
Musica di: Giorgio Faletti
Produttore: Massimiliano Pani
Arrangiamento: arr. programmazione e tastiere: Ugo Bongianni
Durata: 4'11''
Editore: GSU
Musicisti: Batteria: Lele Melotti Basso: Faso Chitarre acustiche ed elettriche: Giorgio Secco Violoncello: Jennifer Flint Cori: Massimiliano Pani .
Sono seduta accanto a te
anche se adesso non mi vedi
con il mio sguardo che non c'è
osservo il gioco dei pedali sotto i piedi
e sono fatta d'aria
la stessa che tu respiri leggera
sono accanto a te, con te
sono la tua passeggera
Io sto viaggiando accanto a te
qualunque cosa io ti dica
con la mia voce che non c'è
sono la tua migliore amica
e sono fatta d'aria
quella che muove la nebbia in brughiera
Sono accanto a te, con te
son la tua passeggera
Quante lune sui campi, quanti inverni ed estati
quante lucciole accese, quanti nomi scordati
quanto sole sul mare, quanti estati ed inverni
da riempirsene gli occhi, da riempirci i quaderni
quante cose saranno, quante cose son state
e non sono bastate, e non sono bastate
e non sono bastate
Sto camminando accanto a te
e sono dentro al tuo pensiero
per quanta strada adesso c'è
può camminarci il mondo intero
sono fatta d'aria
quella che muta un bisbiglio in preghiera
Sono accanto a te, con te
son la tua passeggera.
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