2 note : Testo e musica di Domenico Modugno composto nel 1960 ed interpretato oltre che dall'autore (che inserì il brano nell'album "Modugno" del 1961) anche da Peppino Di Capri nel 1961 e da Miranda Martino nel 1962. In tempi più recenti da Gianni Morandi (1978) e Mina, nel suo album-tributo al cantautore pugliese "Sconcerto" pubblicato nel 2001.
«Notte di luna calante ha sonorità soffici, da easy listening, con la voce che rispolvera certi accenti della Mina più ragazza e sbarazzina» [Marinella Venegoni, "Mina Modugno, profumo di jazz", La Stampa del 18 aprile 2001].
«Mina continua nel lavoro di ricerca e di riedizione dei grandi della musica italiana. Questa volta si accosta a Domenico Modugno, rileggendone il canto dallo spirito libero e musicalmente anarchico, riappropriandosi del suo stile e modificandolo istintivamente com'è nel carattere di un'artista che può tutto» [Fabio Santini]. Ma «non è un incontro a metà strada [...] perché Mina va oltre l'affettuoso recupero filologico, e s'impegna invece in una rilettura del tutto originale di alcuni capisaldi del multiforme artista pugliese. [...] L'intenzione dichiarata dell'interprete è stata dunque di lasciar perdere la tentazione d'inseguire Modugno, per rileggerne le canzoni come "pagine di un diario non personale, ma sentimentale, assorbendone il senso e la ragione e facendole proprie". Ne esce dunque un album molto "minesco" e per certi versi di riletture sorprendenti e comunque inattese, anche un piccolo gioiello di atmosfere musicali»[Marinella Venegoni ]. Mina sceglie «la chiave dell'inattualità, della distanza, della reinvenzione jazzistica. Minimizza così certi toni esplicitamente melodrammatici, esalta la portata da standard mediterranei dei pezzi napoletani, sussurra dove Mimmo urlava al cielo con le braccia allargate»[Federico Vacalebre].
L'album è stato registrato "in presa diretta" («gli arrangiamenti sono di chi ha suonato e cantato» si legge nelle note di copertina).
I musicisti: Alfredo Golino, Massimo Moriconi, danilo Rea. Sandro Gibellini, Daniele Di Gregorio, Franco Ambrosetti. Coordinamento artistico Massimiliano Pani.
«Notte di luna calante ha sonorità soffici, da easy listening, con la voce che rispolvera certi accenti della Mina più ragazza e sbarazzina» [Marinella Venegoni, "Mina Modugno, profumo di jazz", La Stampa del 18 aprile 2001].
«Mina continua nel lavoro di ricerca e di riedizione dei grandi della musica italiana. Questa volta si accosta a Domenico Modugno, rileggendone il canto dallo spirito libero e musicalmente anarchico, riappropriandosi del suo stile e modificandolo istintivamente com'è nel carattere di un'artista che può tutto» [Fabio Santini]. Ma «non è un incontro a metà strada [...] perché Mina va oltre l'affettuoso recupero filologico, e s'impegna invece in una rilettura del tutto originale di alcuni capisaldi del multiforme artista pugliese. [...] L'intenzione dichiarata dell'interprete è stata dunque di lasciar perdere la tentazione d'inseguire Modugno, per rileggerne le canzoni come "pagine di un diario non personale, ma sentimentale, assorbendone il senso e la ragione e facendole proprie". Ne esce dunque un album molto "minesco" e per certi versi di riletture sorprendenti e comunque inattese, anche un piccolo gioiello di atmosfere musicali»[Marinella Venegoni ]. Mina sceglie «la chiave dell'inattualità, della distanza, della reinvenzione jazzistica. Minimizza così certi toni esplicitamente melodrammatici, esalta la portata da standard mediterranei dei pezzi napoletani, sussurra dove Mimmo urlava al cielo con le braccia allargate»[Federico Vacalebre].
L'album è stato registrato "in presa diretta" («gli arrangiamenti sono di chi ha suonato e cantato» si legge nelle note di copertina).
I musicisti: Alfredo Golino, Massimo Moriconi, danilo Rea. Sandro Gibellini, Daniele Di Gregorio, Franco Ambrosetti. Coordinamento artistico Massimiliano Pani.
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- POP
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