2 note : Estratto da "Lochness" (1993). Dopo il Mostro di langhiana memoria (Sorelle Lumière), Mina si rifà ad un altro mostro famoso, quello di Lochness. La copertina, ancora una volta, mostra una rielaborazione del volto della cantante «coperto da una inquietante mascheratura in metallo dorato, mentre una fila di bulloni coordinati le avvitano la fronte e le mascelle»[ Marinella Venegoni ]. In questo album - soprattutto nel primo disco (e forse in volontaria contrapposizione con l'immagine cyborg della copertina) - Mina «sembra optare per un riflessivo understatement, fatto di nuances e di interiorità pudica, che gli arrangiamenti di Massimiliano Pani raccolgono e assecondano con vigile senso del chiaroscuro ed eleganza forbita [Cesare G. Romana]. Stile libero, «brano di rara inensità che trasmette una incredibile serenità» Mario [Luzzatto Fegiz], è del cantautore Claudio Sanfilippo, sin da giovane compone e Legge Hemingway, Pavese, Kerouac, Wodehouse, ascolta i dischi di Dylan, Cohen, De Andrè, Coltrane, Mingus. Dal 1974 si professa "gaberiano e breriano". Dopo decine di tentativi falliti per registrare il primo album, decide che forse la discografia continuerà ad evitarlo con cura però al cuore non si comanda e proprio in quel periodo scrive a profusione, e la Sony Music Publishing gli offre un contratto di collaborazione in esclusiva come autore. Succede poi che Mina incide "Stile Libero" nel suo Lochness e che finalmente si presenta la possibilità di realizzare il suo primo album: Stile Libero uscirà alla fine del 1995 per la Edel, con gli arrangiamenti di Francesco Saverio Porciello, l'amico e chitarrista col quale forma un sodalizio ormai quasi ventennale. Piero Milesi collabora con l'arrangiamento di un quartetto d'archi per l'omonima canzone. Sempre in quel periodo inizia a dipingere acquarelli (non è mai troppo tardi) con i quali poi illustrerà il libretto di "Stile Libero". Chitarra classica: Paolo Gianolio. Pad tastiera: Danilo Rea.
Testo
Lui ci guardò
piegò i vestiti sulla strada
e nel naviglio si tuffò
mentre il tramonto ci arrossava.
Nuotò
e lo seguimmo dalle sponde
tra gente, macchine e tranvai
su quelle onde.
Stile libero, ecco cos'é
con quelle gambe e quelle braccia
ci puoi provare pure te.
Guarda un pò che bel sole che c'è
lo sai, la gente che è annegata
e sembra viva più di te.
Lui si vestì
cantando un'aria della Tosca
e una signora inorridì
e lui sorrise in una tasca
e poi fumammo sigarette bionde
si galleggiava nel Pernod
su quelle onde.
Stile libero ecco cos'è
con quelle gambe e quelle braccia
ci puoi provare pure te
guarda un pò che bel sole che c'è.
Lo sai, la gente che è annegata
e sembra viva più di te.
Testo
Lui ci guardò
piegò i vestiti sulla strada
e nel naviglio si tuffò
mentre il tramonto ci arrossava.
Nuotò
e lo seguimmo dalle sponde
tra gente, macchine e tranvai
su quelle onde.
Stile libero, ecco cos'é
con quelle gambe e quelle braccia
ci puoi provare pure te.
Guarda un pò che bel sole che c'è
lo sai, la gente che è annegata
e sembra viva più di te.
Lui si vestì
cantando un'aria della Tosca
e una signora inorridì
e lui sorrise in una tasca
e poi fumammo sigarette bionde
si galleggiava nel Pernod
su quelle onde.
Stile libero ecco cos'è
con quelle gambe e quelle braccia
ci puoi provare pure te
guarda un pò che bel sole che c'è.
Lo sai, la gente che è annegata
e sembra viva più di te.
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